Eccoci giunti al nostro ultimo appuntamento: prima di salutarvi, torniamo a parlare di erbe officinali.
Il monaco speziere sceglieva le piante da coltivare e le curava con l’ausilio dei fratelli conversi.
Le erbe venivano raccolte nel cosiddetto tempo balsamico, cioè nel periodo in cui i principi attivi medicamentosi sono presenti in massima quantità. Questo tempo varia per ogni erba: ad esempio, il tempo balsamico della camomilla è nel periodo maggio-giugno, mentre la raccolta del timo si fa in luglio, perché proprio in questo mese la pianta è più ricca di timolo.
Dopo la raccolta si procedeva all’essiccazione: ai tempi dei monaci in Certosa si effettuava l’essiccazione naturale, in un ambiente ventilato e secco, al riparo dalla luce diretta del sole (come per esempio i portici dei piani superiori delle celle).
Successivamente le piante essiccate (foglie, fiori, radici, rizomi, semi ecc. a seconda del tipo di pianta) venivano conservate all’interno di contenitori in ceramica detti albarelli, in bella vista nelle credenze della farmacia della Certosa. Alcune di esse potevano poi essere pestate nel mortaio fino a ottenere una polvere per realizzare per esempio infusi o unguenti, oppure potevano essere utilizzate intere laddove fosse necessario un decotto.
Ma come faceva il monaco speziere a conoscere tutte queste cose sulle piante officinali? La sua vasta conoscenza del mondo erboristico derivava dallo studio degli erbari: vere e proprie enciclopedie sul mondo delle piante officinali, con la descrizione e le principali informazioni riguardanti ogni specie e disegni accurati che ne permettessero il riconoscimento.
Oggi per identificare le piante officinali disponiamo di molti strumenti, tra cui anche applicazioni scaricabili su smartphone: alcune di queste, come PlantNet (per Android e per Apple) o Herbarium (per Android), sono gratuite.
Allora vi salutiamo dandovi i compiti per casa: provate anche voi a costruire il vostro erbario aiutandovi con gli strumenti che vi abbiamo suggerito! A questo link trovate istruzioni più dettagliate su come costruire un erbario.
Vi va di condividere con noi i vostri lavori?
Buon divertimento e a presto!
Grazie infinite per questo percorso che ci avete offerto
Anna, grazie a lei/ voi per averci accompagnato con dedizione e interesse. A presto!
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