GiocaEsplora in Certosa – Le erbe

La settimana scorsa vi abbiamo chiesto di immaginare in che modo funzionasse nel dettaglio la tabella ebdomadaria.

Che cosa veniva trascritto nella prima colonna? La prima voce dell’elenco, affiancata da una croce, riporta la scritta Prior, cioè priore, la guida di tutti i monaci; sulla riga successiva, affiancata da una A, troviamo Vicarius, cioè il vice-priore; accanto alla lettera B è trascritto Antiquior, cioè il più anziano di tutti i monaci.

E gli altri monaci padri? I loro nomi erano trascritti su quei listelli attualmente vuoti, ciascuno affiancato da una lettera dell’alfabeto che va dalla C fino alla S (ecco il numero massimo di monaci padri che potevano vivere a Calci!) e che corrispondeva alla lettera dell’alfabeto della cella in cui viveva, tutto torna!
Abbiamo detto che ogni settimana a ciascun padre veniva assegnata una diversa cappella in cui celebrare la messa individuale: vedete il chiodino con la lettera F attualmente inserito nel forellino accanto a Ss. Rosarii (cioè la cappella dedicata al Santissimo Rosario)? Quando i monaci vivevano ancora in Certosa c’erano tanti chiodini quanti erano i padri e ogni settimana ciascun chiodino era posto in corrispondenza di una delle cappelle riportate nella seconda colonna, per comunicare a ognuno di loro in quale cappella avrebbero dovuto celebrare messa.
Sistema semplice e ingegnoso, vero?


Veniamo adesso al quesito di questa settimana.

Tra i monaci padri che recitavano messa ogni mattina c’era anche il monaco speziale, figura importantissima all’interno del monastero, perché era colui che coltivava, trattava e miscelava le erbe officinali per ricavare le medicine necessarie ai monaci e agli abitanti del circondario.

E voi, come ve la cavate con le scienze erboristiche?
Vi proponiamo un giochino per testare le vostre conoscenze: provate ad abbinare l’immagine di ogni pianta officinale al suo nome (più semplice da usare da PC o tablet, meno da smartphone).
È sufficiente un click su entrambe le carte: se il contorno da blu diventa verde l’abbinamento è esatto e le carte spariranno al click successivo, se il contorno diventa rosso, attenzione! C’è un errore.
Potete anche azionare il cronometro e giocare più volte cliccando sulla freccia circolare.

Buon divertimento e un saluto alla prossima settimana per l’ultimo appuntamento del nostro GiocaEsplora in Certosa!

3 commenti su “GiocaEsplora in Certosa – Le erbe

  1. Non si capisce bene: io conosco abbastanza bene quelle erbe : sono menta e camomilla; le prime due carte menta e non di certo rosmarino . Come si gioca ? Me lo spieghi meglio Grazie

  2. Proviamo così: si abbina il nome della pianta alla sua foto cliccando (o facendo tap col dito) sul nome e poi sulla foto: se l’abbinamento è corretto i contorni delle carte diventano verdi e con un altro click (o tap) su una delle stesse carte o su una carta nuova, le carte dell’abbinamento scompaiono, vuol dire che la risposta è esatta! Il gioco è finito quando sono scomparse tutte.
    Ci faccia sapere se è più chiaro così, speriamo di sì

  3. Ah! Attenzione che da smartphone potrebbe non vedersi bene tutto il piano di gioco, le carte in tutto sono 18, se non si vedono bisogna scorrere sullo schermo.

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